Effetto dell'età al basale sull'efficacia e sulla sicurezza di Siponimod nei pazienti con sclerosi multipla secondariamente progressiva in forma attiva
Siponimod ( Mayzent ) è un modulatore selettivo del recettore della sfingosina-1-fosfato ( S1P1 e S1P5 ), approvato negli Stati Uniti per il trattamento di forme recidivanti di sclerosi multipla ( SM ), inclusa la sindrome clinicamente isolata, la sclerosi multipla recidivante-remittente e la sclerosi multipla secondariamente progressiva attiva ( SPMS ).
Nello studio di registrazione di fase 3, EXPAND, nella sclerosi multipla secondariamente progressiva, Siponimod ha ridotto significativamente il rischio di progressione confermata della disabilità a 3 mesi ( endpoint primario ) e a 6 mesi, rispettivamente, del 21% e 26%.
L'obiettivo del nuovo studio è stato quello di valutare l'efficacia e la sicurezza di Siponimod nei pazienti con sclerosi SPMS attiva in sottogruppi di pazienti di età inferiore a 45 anni e superiore o uguale a 45 anni ( valore mediano ) al basale.
Sono state condotte analisi post hoc in sottogruppi di pazienti con sclerosi SPMS attiva, definita come una ricaduta nei due anni precedenti lo screening e/o maggiore o uguale a 1 lesione captante il Gadolinio in T1 al basale, randomizzati a Siponimod 2 mg al giorno oppure a placebo.
Gli endpoint di efficacia includevano: tempo alla progressione della disabilità a 3 e 6 mesi ( secondo i punteggi alla scala EDSS [ Expanded Disability Status Scale ] ).
Sono stati inoltre valutati gli eventi avversi, gli eventi avversi gravi e gli eventi avversi che hanno portato all'interruzione del trattamento.
Vi erano 779 pazienti con sclerosi SPMS attiva: 306 pazienti di età inferiore a 45 anni ( Siponimod, n = 213; placebo, n = 93 ) e 473 pazienti di età superiore o uguale a 45 anni ( Siponimod, n = 303; placebo, n = 170 ).
In quelli di età inferiore a 45 anni, Siponimod ha ridotto il rischio di progressione confermata della disabilità a 3 mesi del 31.9% rispetto al placebo ( Siponimod, n = 57 [ 26.8% ]; placebo, n = 35 [ 37.6% ]; hazard ratio [ HR ], [ 95 % intervallo di confidenza ( IC )]: 0.68, [ 0.45, 1.04 ]; p = 0.0734 ) e riduzione del rischio di progressione di disabilità a 6 mesi del 39.5% ( Siponimod, n = 44 [ 20.7% ]; placebo, n = 30 [ 32.3% ] ; HR, [ IC 95% ]: 0.61, [ 0.38, 0.96 ]; p = 0.0339 ).
Nel sottogruppo di pazienti di età pari o superiore a 45 anni, Siponimod ha ridotto il rischio di progressione della disabilità a 3 e 6 mesi, rispettivamente, del 31.5% e del 33.1%, versus placebo ( 3 mesi: Siponimod, n = 72 [ 23.8% ]; placebo, n = 56 [ 32.9% ]; HR, [ IC 95% ]: 0.69, [ 0.48, 0.97 ]; p = 0.0340; 6 mesi: Siponimod, n = 55 [ 18.2% ]; placebo, n = 44 [ 25.9% ]; HR, [ IC 95% ]: 0.67, [ 0.45, 1.0 ]; p = 0.0471 ).
Siponimod è risultato generalmente ben tollerato in entrambi i sottogruppi. Le percentuali di effetti avversi sono state simili per Siponimod e placebo nei pazienti di età inferiore a 45 anni ( 82.6% vs 82.8% ) e leggermente più alte per Siponimod nei pazienti maggiori o uguali a 45 anni ( 89.8% vs 75.9% ).
Le percentuali di effetti avversi e di effetti avversi che hanno portato alla sospensione erano simili tra i gruppi.
In conclusione, in EXPAND, Siponimod ha prodotto effetti clinici simili nel ridurre il rischio di progressione della disabilità nei pazienti di età inferiore a 45 anni e maggiore o uguale a 45 anni con sclerosi multipla secondariamente progressiva attiva. ( Xagena2020 )
Fonte: ACTRIMS ( Americas Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis ) Forum 2020
Neuro2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Stimolazione cerebrale profonda del nucleo anteriore del talamo nell'epilessia farmacoresistente nel Registro multicentrico dei pazienti MORE
L’efficacia della stimolazione cerebrale profonda del nucleo anteriore del talamo ( ANT DBS ) nei pazienti con epilessia resistente ai...
Panitumumab iniziale più Fluorouracile, Leucovorina e Oxaliplatino oppure più Fluorouracile e Leucovorina nei pazienti anziani con carcinoma colorettale metastatico RAS e BRAF wild-type: studio PANDA della Fondazione GONO
Si è verificato se sia la doppietta chemioterapica con uno schema modificato di Fluorouracile, Leucovorina e Oxaliplatino ( mFOLFOX )...
Fattore di von Willebrand ricombinante e Acido Tranexamico per sanguinamento mestruale abbondante nelle pazienti con malattia di von Willebrand lieve e moderata negli Stati Uniti: studio VWDMin
Un sanguinamento mestruale abbondante si verifica nell’80% delle donne affette dalla malattia di von Willebrand ed è associato a carenza...
Associazione tra antiandrogeni di seconda generazione ed effetti tossici cognitivi e funzionali in studi clinici randomizzati
L'uso degli antiandrogeni di seconda generazione ( AA ) nel trattamento del cancro alla prostata è in aumento. Evidenze retrospettive hanno...
Avelumab versus chemioterapia standard di seconda linea nei pazienti con tumore colorettale metastatico e instabilità dei microsatelliti
Solo uno studio clinico randomizzato ha dimostrato la superiorità degli inibitori del checkpoint immunitario nei pazienti con tumore del colon-retto...
Tossicità ed efficacia della terapia con cellule CAR-T nel linfoma primario e secondario del sistema nervoso centrale
Il linfoma primario del sistema nervoso centrale ( PCNSL ) recidivato / refrattario e il linfoma secondario del sistema nervoso...
Edoxaban per 12 mesi rispetto a 3 mesi nei pazienti affetti da tumore con trombosi venosa profonda distale isolata: studio ONCO DVT
La durata ottimale della terapia anticoagulante per la trombosi venosa profonda distale isolata nei pazienti affetti da tumore è clinicamente...
Dabigatran nel trattamento e nella profilassi secondaria del tromboembolismo venoso nei bambini con trombofilia
Nello studio DIVERSITY di fase 2b/3, il trattamento di 3 mesi con Dabigatran ( Pradaxa ) è risultato non-inferiore allo...
Impatto della seconda neoplasia primaria post-trapianto autologo sugli esiti del mieloma multiplo: un'analisi CIBMTR
La sopravvivenza globale ( OS ) è migliorata significativamente nel mieloma multiplo ( MM ) nell'ultimo decennio con l'uso di...
Manifestazioni neuropsichiatriche e disturbi del sonno con la terapia antiretrovirale a base di Dolutegravir rispetto allo standard di cura nei bambini e negli adolescenti: analisi secondaria dello studio ODYSSEY
Studi di coorte condotti su adulti con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) hanno dimostrato che Dolutegravir (...